«Se tutta l’umanità scomparisse, il mondo tornerebbe al profondo stato di equilibrio che esisteva diecimila anni fa. Se gli insetti scomparissero, l’ambiente crollerebbe nel caos.»
Edward O. Wilson, biologo
Gli insetti stanno scomparendo...
Recenti studi svolti in Germania indicano che negli ultimi 30 anni sono scomparsi circa il 70% degli insetti volatori. Solo in America la popolazione delle Api si è ridotta di quasi il 90% negli ultimi vent’anni. In Italia ci sono oltre 1.100 specie di api selvatiche, di cui 151 sono in declino.
Queste sono appartenenti non solo alle specie più rare, ma anche a quelle più comuni, da cui dipende il fondamentale servizio eco-sistemico dell’impollinazione.
Negli ultimi anni questo fenomeno è aumentato in modo significativo e sta colpendo soprattutto le aree in cui è predominante l’agricoltura intensiva industrializzata.
Agricoltura biologica The Honeyland
NO ai PESTICIDI tossici - che sono una delle cause primarie per la scomparsa degli insetti e la distruzione degli ecosistemi.
Biologico artigianale rigenerativo. A differenza del biologico industriale che oggi viene adottato da moltissime aziende, interessate ad aumentare velocemente il fatturato, gli agricoltori The Honeyland praticano un'agicoltura biologica rigenerativa.
Questa favorisce la ricchezza del suolo e della diversità (incluso ache gli impollinatori), ma ha dei costi maggiori rispetto alle pratiche intensive (anche bio).
Apicoltura biologica artigianale per Salvare le Api mellifere
Nonostante le campagne mediatiche degli ultimi anni intorno agli "apicoltori che salvano le api", gli allevamenti intensivi, ma anche quelli artigianali convenzionali NON sono sinonimo di sostenibilità. Questi piccoli insetti operosi vivono spesso in arnie di polistirolo e vengono sottoposti a ritmi stressanti di lavoro, alimentazione artificiale e pesanti fitofarmaci.
The Honeyland sostiene 20 piccoli apicoltori, tra i migliori in tutta Italia e Francia che adottano l'apicoltura biologica certificata, garantendo alle api un maggiore benessere.
Api domestiche e selvatiche: quali sono in declino?
Quando sentiamo della scomparsa delle api molti potrebbero pensare che si tratta solo dell’ape mellifera. Ma tutte le specie di apoidei presenti sulla terra sono più di 25.000.
Parlando dell'ape domestica, la realtà è che in vero pericolo solo le razze di api mellifere autoctone, mentre quelle ibride sono in constante crescita.
Davanti ad un problema così grave e complesso, è chiaro che azioni locali come "Coltiva fiori per le api" o "Adotta un alveare" potrebbero essere utili in alcune condizioni, ma non bastano, come invece molti vorrebbero farci credere...
Api mellifere Autoctone e NON ibridi.
The Honeyland sostiene la "Carta di San Michele all’Adige" per la tutela delle sottospecie di Api Mellifere italiane messe a rischio, non solo dalle malattie, parassiti e fitofarmaci, ma anche da una vera e propria "erosione genetica".
Studi recenti ipotizzano che le nuove razze di api ibride (sempre più diffuse tra gli apicoltori) possano entrare in competizione con le api selvatiche per le fonti di nutrimento.
I nostri apicoltori allevano solo api locali che convivono con le api selvatiche da centinaia di anni. Tra queste: Apis mellifera Ligustica Spinola, Apis mellifera Carnica Pollmann, Apis mellifera mellifera Corsica, Apis mellifera Sicula siciliana, Apis mellifera Iberiensis (Pirenei).
Apicoltura biologica The Honeyland
Abbiamo selezioanto circa 20 piccoli apicoltori biologici certificati, tra i migliori in tutta Italia, Corsica e Pirenei. La maggior parte hanno ricevuto numerosi riconoscimenti per la qualità dei loro mieli.
Alcuni sono tra i pionieri dell'apicoltura biologica in Europa.
Inoltre, per salvarle dalle minacce delle attività antropiche (inquinamento industriale, urbano e pesticidi) i nostri apicoltori fanno grandi sacrifici per portare le loro api in Parchi Naturali e di Montagna, in zone spesso inaccessibili all'uomo.
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